DOLORE ALL'ANCA

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ARTROSI D’ANCA E OSTEOPATIA

CHE COS’È?

L’osteoartrosi dell’anca è un processo infiammatorio cronico e degenerativo a livello dell’articolazione tra il bacino e il femore (articolazione coxo-femorale). Si tratta di una alterazione della cartilagine articolare interposta tra le due porzioni ossee che tende ad assottigliarsi. Come conseguente processo riparatorio messo in atto dall’organismo, si creano delle neoformazioni osee, dette osteofiti, che però determinano un ulteriore impedimento meccanico al movimento. Può essere di tipo primario, la cui causa è idiopatica, o insorgere in seguito a patologie pregresse (morbo di Perthes, epifisiolisi, morbo di Paget..). Altri fattori predisponenti sono: fattori genetici, obesità, traumi (es. fratture) e microtraumi,attività lavorativa).

DIAGNOSI

La diagnosi viene eseguita tramite RX, TAC e RMN.

I SINTOMI

Si presenta con dolore localizzato a livello dell’anca che può irradiarsi a livello del gluteo fino a metà coscia nella sua parte posteriore e a livello inguinale. È caratterizzato inoltre da rigidità articolare, specialmente al mattino, la quale tende a migliorare dopo circa 30 minuti dal risveglio. Frequente è anche la comparsa di una problematica di equilibrio causata da una alterata attivazione muscolare. Il dolore si presenterà soprattutto durante gli sforzi fisici come la camminata protratta nel tempo, salire e scendere dalla macchina e fare le scale. Negli stadi più avanzati il dolore può anche presentarsi di notte.

COME SI PUÒ AGIRE  A LIVELLO OSTEOPATICO?

L’obiettivo del trattamento osteopatico sarà quello di migliorare la mobilità articolare al fine di ridurre l’infiammazione, incrementare la lubrificazione sinoviale e ridurre la stasi linfatica. COME? Dopo aver eseguito una attenta analisi della postura sia in statica che in dinamica e dopo aver verificato quali strutture limitano maggiormente il movimento articolare, l’osteopata utilizzerà una serie di tecniche in base all’età del paziente e alla causa della problematica adattandole e modificandole a seconda delle necessità del singolo. Le tecniche maggiormente utilizzate sono: trazione dell’anca, rilascio miofasciale e stretching delle strutture identificate durante la valutazione, mobilizzazione della colonna lombare e dell’articolazione sacro-iliaca.

BIBLIOGRAFIA

Maria, P., Rafał, B., Jakub, P., Leszek, J. and Agnieszka, G., 2020. The impact of mobilization on hip osteoarthritis. Journal of Back and Musculoskeletal Rehabilitation, pp.1-6.

Sampath, K., Mani, R., Miyamori, T. and Tumilty, S., 2016. The effects of manual therapy or exercise therapy or both in people with hip osteoarthritis: a systematic review and meta-analysis. Clinical Rehabilitation, 30(12), pp.1141-1155.

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