……..e mal di testa!
Secondo l’Accademia americana del dolore orofaciale, i disordini temporo mandibolari (TMD) sono definiti come un insieme di segni e sintomi che coinvolgono l’articolazione temporo-mandibolare (TMD), la muscolatura masticatoria e le strutture ad esse connesse.
Quali sono i SINTOMI più comuni?
- dolore durante la masticazione
- click e scrosci articolari durante l’apertura e/o la chiusura della bocca
- deviazioni del ramo mandibolare
- indolenzimento a livello delle guance/ tempie al risveglio
- bruxismo (digrignare i denti)
La prevalenza dei disturbi a carico dell’articolazione temporo-mandibolare tra la popolazione mondiale varia tra l’8% e il 15% nelle donne e tra il 3% e il 10% negli uomini, considerano dunque il sesso femminile più colpito.

Gli studi evidenziano inoltre una possibile correlazione tra l’insorgenza di cefalea e disturbi temporo manibolari, non è quindi infrequente lamentare mal di testa e fastidi a livello mandibolare.
Ma perché possono essere correlate?
- Il nervo trigemino è la struttura nervosa responsabile della trasmissione dolorifica sia della mandibola (e strutture muscolari correlate) che della testa. Questo significa che entrambe condividono gli stessi pattern neurologici.
- Entrambe le condizioni portano a sviluppare un’allodinia a livello craniale e faciale determinando una sensibilizzazione centrale e periferica
- Fattori genetici: secondo uno studio la presenza di familiarità predispone allo sviluppo delle due condizioni in concomitanza
Inoltre, le cause che possono condurre all’insorgenza della sintomatologia a livello temporomandibolare sono: ipertonicità della muscolatura masticatoria e cervicale, posture scorrette, traumi, abitudini parafunzionali, turbe del sonno, fattori stressogeni.

TERAPIA
Le terapie convenzionali per i disordini temporomandibolari, invece, prevedono spesso la collaborazione tra dentista e terapista manuale con l’utilizzo di bite notturni o 24/24 ore, analisi della postura e rilascio miofasciale della muscolatura masticatoria e cervicale.
IL TRATTAMENTO OSTEOPATICO
L’approccio manuale maggiormente utilizzato prevede l’utilizzo di tecniche di mobilizzazione mandibolare e distrazione associate al rilascio miofasciale della componente muscolare masticatoria e cervicale (muscoli masseteri, temporali, sternocleido-occipito-mastoideo (SCOM) e i fasci superiori del trapezio). Sono inoltre utilizzate tecniche di manipolazione (HVLA) a livello cervicale e mandibilare e suggeriti esercizi di stretching e rieducazione funzionale di entrambe le zone.

BIBLIOGRAFIA
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